Le certezze degli incompetenti

Nel mondo del lavoro, o più in generale in quello dello scibile, non mi pongo mai, di fronte all’interlocutore, come portatore di verità assolute e incontrovertibili. Semmai cerco di argomentare e spiegare, e per quanto possa essere sicuro di una cosa, non mi metto ad affermarla con tracotanza o, peggio ancora, con arroganza, tappando la bocca all’altra persona.

Invece in molti fanno così, e se al limite posso tollerare questo modo da chi ne sa più di me (ma non lo giustifico), d’altra parte mi sembra inaccettabile quando a zittirmi sia un incompetente.

Il tutto nasce con un deficit comunicazionale. Parli e quello che dici non viene capito, o nemmeno ascoltato. Questo è particolarmente spiacevole quando con queste persone ti ci devi relazionare per motivi di lavoro. Nella peggiore delle ipotesi, se ti capita di aiutare un incompetente, questi neanche capisce che gli stai dando una mano, e magari reagisce dicendo stai facendo dei pasticci con quello che ha fatto lui/lei. E’ il colmo: in questi casi la situazione è proprio irrecuperabile…

Alla fine della fiera, però, tutti i nodi vengono al pettine: le certezze inossidabili che strutturano la conoscenza di questi individui prima o poi vengono smentite. Il lavoro prodotto spesso è scadente, bisogna rimetterci le mani sopra, e magari costoro sono insoddisfatti di come vanno le cose…e non ne capiscono il perché! 😀

Di fronte a questa mancanza di umiltà, all’ignoranza e all’arroganza, dopo aver cercato un canale comune e non averlo trovato, io mi giro dall’altra parte.


2 Commenti a “Le certezze degli incompetenti”

  1. Danilo ha detto:

    Mi ricorda tanto questa:
    http://www.toneoperi.altervista.org/?p=66
    Un salutone 😀

  2. Daniele ha detto:

    A me più questa:

    http://www.toneoperi.altervista.org/?p=577

    Infatti mi hai preceduto perché volevo commentartelo! 😉

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