Ieri sera essendo parecchio stanco mi sono messo un po’ davanti alla tv. Non avendo Sky non ho potuto assistere (per fortuna!) alla disastrosa disfatta della Roma a Manchester, così ho deciso di dare un’altra chance al telefilm LOST, su RaiDue. Già una volta mi ero messo a vederlo, ma dopo una decina di minuti o meno alzai bandiera bianca.
Ieri ero un po’ più risoluto a capire qualcosa della trama e soprattutto perché piace così tanto al pubblico (dei giovani, principalmente).
Neanche stavolta è riuscito a convincermi, tanto che dopo circa una mezz’oretta ho cambiato canale.
Mi sembra una storia in cui la tensione costante è forzatamente voluta e ottenuta con espedienti ed attori poco credibili. Da quel che ho visto ci sono continui flashback a momenti passati della vita dei naufraghi.
Queste continue indagini retrospettive spiegano a posteriori le realtà della vita presente. Narrare una storia in questo modo mi sembra abbastanza furbo (un po’ come si fa nelle soap opera), perché si ricostruisce il passato un pezzo alla volta e lo si aggiusta per creare nuovi colpi di scena nel presente, alcuni dei quali anche piuttosto deboli.
Da quanto ho constatato il presente su quell’isola non è un granché, c’è un po’ di gente che cerca di convivere e sopravvivere, ma piuttosto: come fanno tutti ad avere storie così strane ed eccezionali da raccontare? Si sono messi d’accordo prima di salire su l’aereo che sarebbe poi precipitato? 😛
LOST non fa davvero per me …
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