Archivio per la categoria 'Personale'


Il ritratto

lunedì, 7 Novembre 2011

Sul ritratto ho un approccio il più possibile spontaneo. La ritrattistica è un settore della fotografia che mi piace molto. Preferisco le foto spontanee, naturali, dove il soggetto non è in posa: i miei scatti migliori sono quelli ‘rubati’, in questo senso.

La situazione migliore capita quando il soggetto non si accorge di essere ripreso, oppure, anche se lo sa, non fa caso alla mia presenza. Poi ci sono le brave modelle (o modelli) che riescono a mimare una posa naturale, in cui non sembra che stiano in posa. In questo caso però, da fotografo, mi piace creare una situazione, una piccola storia… insomma, far compiere al soggetto un’azione che contestualizzi la sua presenza all’interno dell’immagine. Altrimenti la foto in sé perde di significato. I pesci lessi o i sacchi di patate non fanno per me, nella ritrattistica. 🙂

Per vedere alcuni ritratti scattati da me, clicca su questo link.

Cos’è per me la fotografia

venerdì, 4 Novembre 2011

Fotografo ciò che attira la mia attenzione e mi trasmette delle emozioni, che cerco di riprodurre in un’immagine. Lo faccio per passione, nel tempo libero.

Scatto per fermare un istante particolare, per poterlo ricordare in un altro momento.

La fotografia per me è anche mostrare agli altri come vedo il mondo che mi circonda. Non c’è un soggetto particolare su cui mi concentro abitualmente: sono una persona curiosa, quindi sperimento un po’ di tutto.

La tecnica (che deve essere conosciuta per realizzare delle belle foto) è molto importante ma per me rimane pur sempre uno strumento. Quel che conta di più è il soggetto, il contenuto dell’immagine.

La fotografia per quanto mi riguarda è anche un percorso individuale, evolutivo, una traccia del proprio cammino. L’evoluzione, o il cambiamento, si concretizza a livello contenutistico e tecnico. E, forse la cosa più bella di tutte, la fotografia è uno spazio privato in cui rifugiarsi quando si ha bisogno di stare con sé stessi.

Ripartire

giovedì, 3 Novembre 2011

Faccio parte di una generazione a cui è stato ‘promesso’ un futuro che poi non si è avverato, un futuro illusorio. Vivo, e sto ancora metabolizzando, la disillusione derivante da questi falsi presupposti, se vogliamo chiamarli così. Noi (più o meno) giovani ci troviamo ad affrontare ogni giorno il concetto di mancanza di prospettive. A volte riusciamo a gestirlo, a volte siamo giù di morale, altre volte è un incubo. Chi sono i responsabili di tutto questo? La politica, sicuramente. Negli ultimi vent’anni i nostri governanti hanno fatto pochissimo per la scuola, l’università, la ricerca, il lavoro dei giovani, il precariato. E poi l’economia, perché oggigiorno sono le grandi banche e le grandi corporazioni aziendali a tenere in pugno interi stati (europei e non) col debito di cui sono creditori.

Come uscire da questo stato di cose, che è sia mentale, a livello individuale e collettivo, sia materiale (per ovvi motivi)? Prima di tutto direi non lasciarsi trascinare nel baratro della depressione. Magari a volte ti ci avvicini, a volte sei tentato di buttartici dentro o inizi a farlo, ma è meglio reagire, essere propositivi, per non fare del male a noi stessi. In secondo luogo darsi da fare, praticamente, ognuno nel suo campo, per lavorare, divertirsi, farsi una famiglia; tutte cose che dovrebbero essere naturali, o almeno la società in cui siamo cresciuti da bambini e adolescenti ci ha abituato a pensarle tali, a credere che sarebbero state il nostro destino, o per lo meno un nostro diritto, una volta diventati ‘grandi’. Non per tutti è così, non per tutti è stato così. Purtroppo. E torniamo di nuovo al punto di partenza… possiamo vederla in positivo o in negativo. In alcuni giorni il bicchiere è mezzo pieno, in altri mezzo vuoto. Io credo che gli anni che vivremo in futuro non saranno molto spensierati (né rosei) come sono stati quelli della nostra infanzia, ma presenteranno anche delle occasioni per cambiare (a chi ne ha la voglia, s’intende) a livello individuale e collettivo. Dovremo cambiare le nostre idee e le nostre abitudini relativamente a tante cose che ci hanno portato a un consumo progressivo delle risorse del nostro pianeta, ad un modo diverso di convivere con i nostri simili (che magari sono di razza o religione differente), a dare importanza alla cultura e all’istruzione, fondamenta di qualsiasi stato evoluto e civile, a ridurre la competizione economica e il divario che aumenta sempre più tra ricchi e poveri (quest’ultimo sarà un cambiamento sofferto, non so come avverrà ma dovrà succedere), a fare finalmente una politica che risolva i problemi di una nazione in modo concreto e non quella che è adesso, fatta di salotti e smisurati privilegi per una casta di pochi eletti.

E poi c’è il confronto, il dibattito con chi soffre i disagi che ho cercato di elencare poc’anzi, che dovrebbe essere il più spesso civile e aperto a posizioni differenti. La rinascita culturale, economica e politica di un popolo non può partire dalla violenza verbale. Dalla violenza delle parole si passa progressivamente alla violenza dei fatti, bisogna fare attenzione su questo punto. Informarsi, studiare e parlare con gli altri spesso aiuta a sentirci meno soli (o addirittura inutili, mentre in realtà non lo siamo) e a costruire una coscienza sociale, nuova, di cui proprio tutti abbiamo bisogno.

Gli occhi

giovedì, 3 Novembre 2011

Il contatto visivo è insieme comunicazione e legame. Basta guardare negli occhi un’altra persona per capire molto di lei.

Sentiero

lunedì, 24 Ottobre 2011

sentiero

Il sentiero è anche un percorso fotografico che sto seguendo sull’autunno, stagione che amo moltissimo.

Per chi ha voglia di vedere altre mie foto su questo tema il link è il seguente: Fantasie d’autunno.

Buon autunno a tutti. 🙂

Lungo la via Francigena

martedì, 16 Agosto 2011

Percorrendo l’antica e solitaria via Francigena ho incontrato Matteo, che spingeva a mano la sua bicicletta, non senza sforzo, su questa salita ripidissima… E’ stato un momento davvero pittoresco, al di fuori del tempo.

Alle sue spalle, sulla cima, il paese Capranica (VT).

Grazie a Matteo per i suggerimenti che mi ha dato su altri posti interessanti da vedere…

Capranica

Buonanotte

giovedì, 9 Giugno 2011

buonanotte
a coloro che stanno già dormendo
a chi è troppo contento per poter dormire
a chi è troppo solo per volersi addormentare
a chi ha ancora qualcosa da fare
a chi ha qualcosa di molto importante a cui pensare
buonanotte…

and the Sultans played Creole…

martedì, 7 Giugno 2011

Gradevolissima versione live di un capolavoro senza tempo…

along the Thames

martedì, 31 Maggio 2011

along the Thames

Una domenica mattina per le vie del centro

martedì, 19 Aprile 2011

Senza titolo

piazza Colonna

Senza titolo

lo specchio di un restauro

parcheggio improvvisato

per le vie del centro

midday in Rome's alleys