La ricerca di un contatto

In amicizia cercarsi è fondamentale: non ci sono modalità o scadenze prestabilite, si va ad emozioni e istinti. Cercare un amico (e, analogamente, essere cercati) è segno che si tiene all’altra persona e che si ricorda a sé stessi e all’altro(/a) che il legame c’è. Basta anche solo una telefonata, un’email o un sms se non si riesce a vedersi di persona.

Quando questa comunicazione avviene unilateralmente, allora c’è (o incomincia ad esserci) qualcosa che non va. Non è questione di stare a contare le volte che uno cerca ed è ricambiato. Infatti io non mi comporto così perché prima di tutto sono molto tollerante in proposito ed in linea di principio è un sistema che non mi appartiene. D’altra parte sono tutt’altro che insistente, perché a mia volta ho bisogno dei miei spazi e non mi piacciono i rapporti morbosi.

Ma se alla lunga sono il solo a farmi sentire, mosso esclusivamente da sincero affetto o interesse (nel caso di nuove conoscenze), incomincio a stancarmi e a perdere a mia volta l’entusiasmo che rende viva l’amicizia, che la alimenta, o che ne fa nascere una nuova.


2 Commenti a “La ricerca di un contatto”

  1. fable ha detto:

    io il 10 e l’11 ottobre sono a roma….;) sarà la volta giusta che ci vedremo?

  2. sophy ha detto:

    Un’amico è il dono più che grande che si può avere…trovare un’amico con cui confidarsi come un libro aperto..i propri segreti, le paure, i desideri, gli errori..è fantastico poter avere qualcuno che conti cosi tanto a tal punto di dimenticare se stessi e mettere “lui” al primo posto di tutto..l’amicizia come l’amore è mancanza….perche desidera qualcosa che non ha..ma di cui ha bisogno…significa gridare ma comprendere e non ferire..ma consolare!….Bacioli e graziole di tutto!

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