Fiumi di parole
Qualche giorno fa ho letto un interessante articolo del mio amico Jollino, a proposito dei tanti blog che da qualche anno proliferano in Rete.
Egli ha stigmatizzato in maniera esemplare un pensiero che prima o poi avrei espresso anch’io sul mio sito. Preferisco citarne subito dei passi per entrare nel vivo della questione.
Non capisco che senso abbia avere dei blog “personali” in cui si parlano di cose senza che nessuno capisca niente. Se vuoi dire la tua dilla, se vuoi postare dei log pòstali, ma blaterare a caso in maniera incomprensibile mi pare francamente inutile. Che si tenessero dei diarî su carta o in un file sui loro computer, tanto nessuno ci capisce niente!
Va bene, uno magari tiene un diario online e lo tiene pubblico perché è esibizionista o perché lancia messaggi, e questo ha pure un suo senso. Ma perché tanta gente ha blog criptici, che non hanno capo né coda, in cui i post sembrano tanto profondi ma poi, scava scava, è solo una voglia insulsa di scrivere e farsi i fighi senza esserne capaci?
E ancora:
Direi che la palma d’oro se la spartiscono i blog delle quattordicenni depresse — quelle che arrivano a firmarsi con cose tipo “Insicura ‘92″ — e questi neoinchiostratori da strapazzo, novelli ermetisti incapaci scrivono, scrivono, scrivono e alla fine non hanno detto niente.
La cosa paradossale è che quelli che rispondono con i commenti fanno finta di capire e di compatire, spinti da una ipotetica quanto ipocrita empatia.
Mi fermo proprio su questo punto: a mio avviso usare il blog come strumento di compassione, o meglio, di autocompassione non è tanto benefico. Va bene uno sfogo ogni tanto (differente e di altro valore sociale è una denuncia), ma quando si utilizza la scrittura per piangersi e addosso e farsi compatire secondo me si finisce col deprimersi ancora di più.
Chiudo queste mie considerazioni citando di nuovo Jollino:
speriamo sia una bolla che scoppi presto: per i diarî segreti incomprensibili c’è la cartoleria, non la blogosfera.
Grazie della citazione. 🙂
(Ovviamente i pingback/trackback non vanno nemmeno a pagarli…)