Le statistiche della politica
E’ un’usanza comune che i politici, nei dibattiti televisivi, portino con sé dei fogli o citino a memoria dei dati statistici (relativi alla crescita economica, all’occupazione, al debito pubblico, e via discorrendo, per dirne solo alcuni).
Peccato che spesso, quando la parola passa, nella stessa o in un’altra trasmissione, a un membro della fazione opposta a quella che ha citato quei dati, si dica esattamente il contrario.
E’ una vera e propria manipolazione dei dati per i propri fini propagandistici. Personalmente lo trovo insopportabile, ingiusto, immorale.
Non mi riferisco solamente alla campagna elettorale in corso (che a dire il vero sto seguendo molto poco…), ma ad un’usanza comune di tutto il mondo politico italiano. Le cose sono due: o queste persone prendono i dati da fonti diverse, in contraddizione fra loro, oppure li manipolano a proprio favore, magari dicendo solo delle mezze verità o circostanziandoli per far quadrare il discorso del momento.
Insomma, per farla breve, hanno tutti ragione, perché i dati lo confermano. Stranamente queste statistiche hanno la facoltà di essere versatili e bidirezionali. E noi che ascoltiamo i politici quella di essere inconsciamente cretini.
Hai ragione cì! I dati lo confermano!!!
hahaha