Il passato è una terra straniera
Ho appena finito di leggere questo splendido romanzo di Gianrico Carofiglio, uno di quelli da rileggere ed incorniciare.
Ringrazio Federico che me l’ha consigliato: è stata una lettura veramente appagante, piena di sensazioni profonde. 😉
Maggiori informazioni riguardanti la trama e i commenti dei lettori sono disponibili su aNobii.
Caro Dany,
visto che questo ti è piaciuto tanto, dai un’occhiata anche a Nè qui nè altrove, l’ultimissimo di Carofiglio. Si discosta un pò dal genere legal dell’avvocato Guerrieri ma molto, molto, molto evocativo.
Un abbraccio
L’ho già letto, poco dopo che ne parlammo su MSN. 😉
Mi è piaciuto, ma questo in assoluto è il mio preferito di Carofiglio.
Ringrazio per i ringraziamenti per la segnalazione. (triplo ringraziamento carpiato, 40 punti, coefficiente di difficoltà 3).
E’ sempre un piacere per me scambiare pareri letterari, specialmente in periodi in cui sono poco ispirato e non so cosa scegliere in libreria (questo è uno di quei periodi).
Vorrà dire che andrò a spulciare ancora su aNobii, tra i libri letti dagli amici, in cerca di nuovi spunti… 😉
Ciao Daniele
questo libro sarà il mio acquisto di sabato (a proposito, da sabato 7 marzo fino alla fine di aprile nella catena di librerie Edicolè ci sarà il 30% di sconto su tutti gli Oscar Mondadori ;-)).
Di Carofiglio ho letto “Nè qui nè altrove” e devo dire che il suo modo di scrivere mi ha conquistata.
Bisogna dire che la saga dell’avvocato Guerrieri fa un caso a se, sono probabilmente dei legal thriller di livello statunitense.
“Né qui né altrove” è senza dubbio molto autobiografico e a tratti nostalgico, ma ho apprezzato il fatto che Bari sia solo una città esempio, ma che la storia potrebbe essere ambientata ovunque.
“Il passato è una terra straniera” è invece un bellissimo romanzo di narrativa, fuori dallo stretto genere noir, è forse una delle cose migliori italiane degli ultimi anni. Tanto per ribadire che i giallisti non sono solo scrittori di quart’ordine.
Ottimo, poi facci sapere se ti è piaciuto! 😉
@ Glamis: concordo sulla necessità di ribadire il merito che va riconosciuto ai giallisti, troppo spesso bisfrattati da colleghi e lettori stereotipati.
@ Daniele: contaci 🙂