Riporto l’articolo che chiude il numero di Aprile di WIRED.
Mi ha colpito per il suo contenuto profondo, che condivido integralmente.
Con neotenia si intende
la permanenza di attributi infantili nell’età adulta.
Noi esseri umani abbiamo una giovinezza che dura più a lungo di
quella di qualsiasi altra creatura sulla faccia della terra,
visto che ci occorrono almeno vent’anni per diventare adulti.
Anche se da adulti conserviamo molte delle nostre
caratteristiche infantili, la maggior parte di noi smette di giocare
e si concentra sul lavoro
Quando siamo giovani
impariamo, socializziamo,
giochiamo, sperimentiamo,
siamo curiosi,
capaci di stupirci
e di provare gioia.
E cambiamo, cresciamo,
immaginiamo,
speriamo.
Una volta adulti diventiamo persone serie,
produciamo, ci concentriamo su un obiettivo,
combattiamo, ci mostriamo protettivi e crediamo fortemente nelle cose.
Il futuro del pianeta via via avrà sempre meno a che fare con l’efficienza,
con il produrre più cose e con la protezione del nostro orticello,
e dipenderà sempre più dal fatto di lavorare insieme,
dalla capacità di accogliere i cambiamenti ed essere creativi.
Viviamo in un epoca nella quale la gente muore di fame
in mezzo all’abbondanza e in cui il peggior nemico
è il nostro stesso impulso testosteronico a controllare
il territorio e l’ambiente.
E’ ora di dare ascolto ai bambini
e di permettere alla neotenia di guidarci
al di là degli schemi rigidi
e dei dogmi creati dagli adulti.
Testo di Joichi Ito, pubblicato su WIRED con licenza Creative Commons.
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